mercoledì 30 giugno 2010

Il genio di Steele

Primo post sulla musica.

Vi aspettavate Ali Akbar Khan, Ravi Shankar o i Canti Cosmici su questo blog? Anch'io.
Riuscire a stupire gli altri è una dote, riuscire a stupire se stessi può essere un sintomo nevrotico - io sono nella seconda categoria.

Non che segua la scena musicale, a parte MTV mentre stiro/cucino e le vicende e gli input di mio fratello musicista-arrangiatore-compositore jazz/alternative, ma vorrei ugualmente fare una piccola nota su un certo Luke Steele.

L'australiano Luke Steele è la voce e la mente di due noti gruppi australiani, gli Sleepy Jackson e gli Empire of the Sun (EOTS).
Trovo che il giovane abbia del geniale.

Vi ultra-raccomando due canzoni come "assaggio", una per gruppo, che potrei ascoltare per ore - riesco ad ascoltarle una dozzina di volte di fila:

SunKids degli Sleepy Jackson
(e forse vi ritroverete anche voi a cantare all'infinito "yardstick* becomes blurred and hazy until you say you have to have me around...")
Walking on a Dream degli EOTS (è stata anche famosa uno o due anni fa, forse qualcuno se la ricorda)

Apprezzo moltissimo Steele anche perchè per il progetto EOTS si è messo a disegnare costumi/trucchi e progettare video e coreografie delle sue canzoni.
Certo, il tratto estetico è grezzo/infantile in certi punti, si vede che ha molte ottime idee, però non è un artista "fine, esperto e maturo"- ma va anche benissimo così...

Guardatevi, per la parte coreografica-fantasiosa, oltre a Walking on a Dream anche We are the People, Standing on the Shore ed il video della davidbowieana Without You, peraltro ripieno di simbologie massoniche (la canzone in sè mi ha fatto la nausea la prima volta che l'ho sentita, ma poi è venuta a piacermi un sacco).

I trucchi del viso, i capelli e decorazioni varie sono in particolare molto ben pensati.
Ha trasformato una facciotta da birreria (cfr foto da più giovane) in un gran pezzo ...d'arte.
(dimostrazione del fatto che il giusto trucco agli uomini può stare molto bene)

Anche diversi testi non sono assolutamente banali - ad esempio Without You.
Beh non è Keats... ma non mette parole nei versi tanto per avere qualcosa da cantare.
Sempre su YouTube trovate anche dei "corti in prosa"dell'Emperor Steele, recitati da uno speaker inquietante, ma molto interessanti (ad es. Suckers with the Plastic Tongue, pezzo critico-onirico sui banchieri).

Le atmosfere di testi e video mi ricordano molto un incrocio tra la pittura di Savinio, Dalì e De Chirico, alcuni tra i miei pittori preferiti (qualcuno mi vuole tirare i pomodori per aver messo insieme i tre? avvertitemi che prendo una cesta!) e Ufo Robot...

Se non è un tratto geniale quello, cosa lo è... mi azzardo a dire che ha una manciata dello stesso tipo di genio di Michael Jackson secondo me (ed infatti come lui ha evidenti complessità psicologiche e aiuti chimici).
Davanti alla creatività umana mi commuovo e mi infiammo. Ci vedo scintillare Dio.
Essere buoni è meritevole, ma essere creativi è divino!

Certo, Steele non ha fatto solo capolavori, anzi: i picchi esistono solo in virtù dei declivi che li precedono e li seguono e delle valli che li inframezzano, ed inoltre presumo che per pagare il mutuo ed il lauto conto del pusher qualcosa abbia dovuto inventarsi anche nei momenti di bassa...

...ma...

Lunga vita all'imperatore!


*yardstick è la nota stecca graduata lunga una yarda, ma anche, in senso figurato, il "metro" o punto di riferimento per valutare la realtà

domenica 27 giugno 2010

splendido sari di georgette rosa

Mi sono imbattuta oggi, su Saree Times, in queste foto di Kaja Agarwal in un sari rosa di georgette, semplice ed allegro ma con una componente dolce e fantasiosa, che ha incontrato molto il mio gusto ed il mio modo di essere - non quello più serio e spirituale a cui cerco di tendere, ma quello più spontaneo e sbarazzino.

In fondo, una parte di me non ha mai compiuto 16 anni...


martedì 15 giugno 2010

Madre teresa disse... (2)

Mi sono annotata alcune massime che mi risuonavano particolarmente da "Per amore di Gesù", un libro di brevi citazioni di Madre Teresa di Calcutta. Spero di non violare alcun copyright copiandole qui.


Dona [a Dio] ciò che ti costa di più; proprio per questo ha valore di fronte a Dio e prova il tuo amore per lui.

Se Dio non ti dà i mezzi, vuol dire che non attende da te quel particolare lavoro. Se vuole che sia fatto, egli darà anche i mezzi. Perciò è inutile preoccuparsi.

Non possiamo prendere la decisione di farci sante senza un grande sforzo di rinuncia, senza tentazioni, lotte, persecuzioni e sacrifici di ogni genere. Non si può amare Dio che a proprie spese.

Si dice che l’umiltà è verità e che Gesù è la Verità. Per conseguenza l’unico modo di somigliare a Cristo è praticare l’umiltà. Ma non crediamo che l’umiltà si pratichi nascondendo i doni di Dio: dobbiamo fare uso di tutti i doni che Dio ci ha dato.

Spesso, sotto il pretesto dell’umiltà, della fiducia, dell’abbandono, ci dimentichiamo di utilizzare la nostra volontà. Tutto dipende da queste parole: “Voglio” o “Non voglio”. Nell’espressione “voglio” devo riversare tutta la mia energia.