tag:blogger.com,1999:blog-59299255636037602082024-03-13T14:34:42.228+01:00Il giardino di OpalflowerUn composito giardino
su Spiritualità e Psicologia,
l'immortale fascino del Sari,
profumi e ricette della Cucina Vegetariana Indiana
e non solodr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.comBlogger159125tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-25752164375132896652014-03-04T16:12:00.003+01:002014-03-04T16:13:14.022+01:00I fiori d'opale sono tornati!Con SalutEnergia da mettere in piedi - come studio fisico, sito web, nuovi materiali d'insegnamento e poi pagina facebook - il lavoro, il servizio per il Maestro e tutto quanto, ho lasciato il blog 'da solo' per lungo tempo.<br />
Rieccoci!<br />
Grazie a chi passa di qua una volta, o tante. Che il suo cammino lo porti nella Luce.<br />
<br />dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-83854139689175878702012-10-04T02:01:00.000+02:002018-11-07T13:22:44.292+01:00Un nuovo contenitore e generatore di Benessere<br />
Cari amici,<br />
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Vorrei segnalarvi il sito <a href="http://www.benessereudine.com/" target="_blank">www.pranic-energy-healing-udine.it</a><br />
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<br />dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-8488791561094942252012-07-14T01:59:00.000+02:002012-07-14T02:07:10.646+02:00C'est moi!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-hG6KYtLK_u0/UACzmd6to5I/AAAAAAAAAv0/DSQBy9Ijijk/s1600/sari-grado0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-hG6KYtLK_u0/UACzmd6to5I/AAAAAAAAAv0/DSQBy9Ijijk/s320/sari-grado0.jpg" width="191" /></a></div>
<br />
Sari vintage, cotone, stampato a mano.<br />
<br />
Oleandro (ero al mare) all'occhiello e occhiale tipo rayban come a volte fanno le stesse giovani indiane (la cosa mi fa rabbrividire ma mi sono divertita)<br />
<br />
Drappeggio Nivi versione 'caronte' (l'anticiclone caldissimo presente al momento):<br />
ultimo giro del sari tenuto basso e riunito in pieghe già dal livello dell'ombelico... effetto finale: 'fascia da miss a pieghe'.<br />
sari portato senza sottogonna causa temperature proibitive: è stata sufficiente una spilla da balia per fermare il capo del sari al 'primo giro' ed ha tenuto benissimo - forse perchè il cotone fa molto attrito, magari con un satin non sarebbe accaduto...dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-85689691227347817002012-06-24T00:38:00.002+02:002012-06-24T00:43:58.425+02:00farsi belle col sariRagazze,<br />
<br />
E' finalmente tornata la stagione del sari!<br />
<br />
In giro ci sono un sacco di festival orientali a vario titolo...<br />
Ma anche in assenza di quelli, ogni occasione è buona!<br />
Quindi fuori quei 5 metri dall'armadio e avvolgiamoceli addosso!<br />
<br />
Ho trovato un paio di nuovi video su come indossare il (la) sari.<br />
Ai puristi piaceranno poco perchè c'è abbondante uso di spille ed effetti assai bollywoodiani, ma se volete 'far colpo' son da tenere presente:<br />
<br />
<span style="color: #c27ba0;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=8PSBowIm4C8" target="_blank">il sari a clessidra</a> </span><br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=LpfK7_t4F5o" target="_blank"><span style="background-color: #073763; color: #c27ba0;">il sari a sirena</span></a><br />
<br />
Ferme lì: prima volta che vi mettete il sari?<br />
Meglio se cominciate dall'<a href="http://fiordopale.blogspot.it/2009/11/come-indossare-un-sari-stile-base-nivi.html" target="_blank"><span style="color: #c27ba0;">inizio</span></a>!<br />
...anche se... questi video vi fanno vedere molto bene la <span style="color: orange;">tecnica per fare le pieghe al sari</span> quindi guardateveli in ogni caso, esperte e non!dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-32175181838128675272012-06-24T00:24:00.002+02:002012-06-24T00:41:24.538+02:00Indossare un sari in diversi stili regionali: videoCare amiche,<br />
<br />
Ho scoperto una piccola miniera di video su come indossare il sari in stili tradizionali regionali:<br />
<br />
<a href="http://www.indiavideo.org/lifestyle/dress/?vList=all" target="_blank">questa pagina</a> su indiavideo.org!<br />
<span style="background-color: #073763;">(I video che iniziano per 'how to wear')</span><br />
<br />
Questa pagina ospita anche molti altri video che presentano vari tipi regionali di sari, raccontandone le caratteristiche, l'uso e note storiche, spesso con un esempio del drappeggio tradizionale dell'area di provenienza.<br />
'Purtroppo' il tutto è in inglese.<br />
<br />
Grazie di cuore a indiavideo.org!<br />
<br />
...Enjoy!<br />
<br />
<br />dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-39651497412793430502012-05-28T19:08:00.000+02:002012-05-28T19:08:41.893+02:00Budino di fragole (vegan e non)La fragolaia dell'orto mi produce circa 20-30 fragole al giorno in 80 cmq e ho dovuto inventarmi qualcosa :-)<br />
<br />
Questo l'ho creato di sana pianta ed è venuto buonissimo!!!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-OY5b1tfp1hQ/T8OuocB8BHI/AAAAAAAAAvo/NAbjGP5An18/s1600/strawberry-pudding1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-OY5b1tfp1hQ/T8OuocB8BHI/AAAAAAAAAvo/NAbjGP5An18/s320/strawberry-pudding1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Ingredienti per 4 :<br />
2 tazze di fragole intere (in volume 2 tazze = mezzo litro)<br />
latte di soia neutro o dolce circa 1 tazza (o per i golosastri non-vegan latte intero bio)<br />
zucchero o fruttosio q.b.<br />
vaniglia naturale<br />
amido di mais 2 cucchiai<br />
facoltativo: un goccio di maraschino<br />
<br />
- lavate e pulite le fragole e mettetele in un contenitore graduato che vi segni mezzo litro;<br />
- versatevi sopra il latte di soia e riempite tutto lo spazio fino al livello del mezzo litro;<br />
- aggiungete la vaniglia (polpa di mezzo baccello o, se non ce l'avete, mezza bustina di vanillina)<br />
- aggiungete l'amido e frullate con un frullatore ad immersione.<br />
- assaggiate e vedete se, per i vostri gusti, c'è ancora bisogno di zucchero (dipende molto dal latte di soia che avete usato)<br />
- mettete a bollire mescolando continuamente con un cucchiaio di legno fino a che il composto si addensa, probabilmente dopo un minuto o due di ebollizione<br />
- versate nelle coppette individuali<br />
- quando si intiepidisce mettete in frigo e attendete che rassodi<br />
- decorate a piacere<br />
<br />
ottimo!!!<br />
<br />dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-48681070875489845612012-03-28T23:53:00.001+02:002012-03-28T23:53:39.070+02:00sari updateMmmwaaaaah....<br />
<br />
Finalmente ho aggiornato il post sull'acquisto dei sari...<br />
<br />
Ed in tempo di crisi, andare 'per vetrine' per quanto online è sempre gratis!<br />
<br />
Dopo un periodo poco interessante presso i venditori sari d'epoca, sono tornati splendidi pezzi.<br />
<br />
<br />
Qualche italiana per favore ne compri!<br />
<br />
Happy bidding!dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-61581182318947289532012-03-05T14:49:00.001+01:002012-03-05T14:51:13.032+01:00Ful Mudamas - zuppa siriana di legumi e yogurt<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-zNy0dJoStUw/T1S_RxJCf-I/AAAAAAAAAvM/gC8bdWqsAzY/s1600/Ful+bi+Laban.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="218" src="http://2.bp.blogspot.com/-zNy0dJoStUw/T1S_RxJCf-I/AAAAAAAAAvM/gC8bdWqsAzY/s320/Ful+bi+Laban.jpg" width="320" /></a></div><br />
Ho provato questo delizioso piatto in un ristorantino arabo in centro, finalmente un posto serio e di qualità.<br />
<br />
Sembrando una ricetta semplice, ho voluto provare a rifarla a casa.<br />
Dopo una piccola ricerca sono riuscita a trovare la ricetta su un blog (è <a href="http://syrianfoodie.blogspot.com/2010/02/weekend-breakfast.html" target="_blank">questo</a>) su cui mi sa che tornerò per altre preparazioni.<br />
Ho aggiustato la ricetta secondo le mie disponibilità domestiche ed il mio gusto ed ecco qui! Al bacio!<br />
<br />
Ful - zuppetta di legumi e yogurt<br />
<br />
Per 3:<br />
- una confezione da mezzo chilo di yogurt bianco bio intero<br />
- mezza lattina di ceci bio ed altrettante fave cotte<br />
oppure: equivalente quantità di fagioli rossi / solo ceci /solo fave<br />
- mezzo spicchio d'aglio<br />
- un cucchiaio di tahin o due cucchiai di sesamo tritato<br />
- sale ed un goccio di limone oppure un cucchiaino di purea di umeboshi<br />
- olio extravergine d'oliva<br />
- cumino orientale in polvere e pepe nero a piacere<br />
<br />
Toppings facoltativi a scelta, ma almeno qualcosa dovete mettere:<br />
- dadolata di pomodoro fresco<br />
- trito di cipolla rossa cruda<br />
- trito di prezzemolo fresco<br />
- paprica dolce per decorare<br />
- 1 uovo sodo a testa a quarti<br />
<br />
La preparazione è molto semplice:<br />
Scaldate bene i legumi in una pentola bassa o in un saltapasta con pochissima acqua e spegnete il fuoco. Se avete fatto bollire, aspettate un apio di minuti.<br />
Aggiungete tutto il resto eccetto l'olio ed i toppings, più eventuale acqua a fare una consistenza fluida.<br />
Assaggiate ed aggiustate i sapori (sale, pepe, acidità, cumino).<br />
L'unica regola è che lo yogurt non deve mai bollire sennò si straccia: questa minestra sarà calda ma non cotta nè bollente. Anche l'impatto dell'aglio sarà minimo perchè non viene cotto nè soffritto.<br />
Fuori dal fuoco, nei piatti individuali, aggiungete un giro d'olio ed i toppings che avete scelto.<br />
Più facile di così....<br />
Buon appetito!dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-88886204655518640932012-02-05T14:06:00.005+01:002012-02-05T14:11:18.521+01:00"pavesini" cocco e cioccolato<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">Ieri il moroso convalescente desiderava biscotti con le gocce di cioccolato, ma la temperatura proibitiva e l'ora ormai tarda mi hanno portato a fare non una frolla classica ma biscotti alla 'quello che c'è in casa'. il risultato è stato eccellente e per caso ho ottenuto un sapore ed una consistenza leggerissima e friabile, del tutto simile ai pavesini (ma meglio).</span><br />
<div><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Naturalmente potete provare ad apportare tutte le modifiche salutiste che desiderate (ad esempio trasformare questa ricetta in una 'senza glutine' usando solo fecola di patate).</span></div><div><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">io stavo producendo del 'comfort food' e in quel contesto una ricetta così mi sembra già leggera :-)</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /></span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">vi serve:</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">una tazzina da caffè come unità di misura</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">1 etto di cioccolato al latte in una tavoletta sottile</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">2 tazzine di cocco grattugiato (farina di cocco)</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">2 uova</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">2 tazzine di fecola di patate</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">2 tazzine di farina</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">2 tazzine di zucchero</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">1 bel pizzico di sale</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">mezza bustina di lievito per dolci</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">1 tazzina scarsa di burro</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">(naturalmente le uova saranno quantomeno da allevamento a terra ed i latticini bio)</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /></span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">si fa così:</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">- tritare il cioccolato a pezzetti tipo gocce di cioccolato e mettere da parte (attenzione ad eventuali taglieri che sanno di cipolla). </span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">- avviare il forno a 180° e preparare una grande teglia, o 2 più piccole, con carta da forno. </span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">battere bene uova, sale e zucchero, aggiungere il burro ammorbidito e amalgamarlo sbattendo (il tutto anche con una forchetta), poi aggiungere il cocco e le farine una tazzina alla volta, amalgamando bene, ed infine il lievito setacciato.</span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">- i biscotti li faremo all'americana, ovvero ponendo mucchietti/pallette d'impasto sulla carta da forno, che in cottura si squaglieranno facendo il biscotto rotondo (o quasi). ci serve quindi un impasto appiccicoso, ma 'che stia su', sodo. quindi vedete com'è il vostro impasto ed eventualmente aggiungete ancora fino ad una tazzina di farina o fecola.</span><br />
<span style="text-align: left;"><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px;">disponete i mucchietti sulla teglia un cucchiaino alla volta, ben distanziati (un 8 cm). </span></span><br />
<div><span style="line-height: 14px; text-align: left;"><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">- se avete 2 teglie, cuocetene una alla volta a meno che non abbiate la funzione 'ventilato' ed un forno molto uniforme come cottura</span></span></div><div><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">- fateli cuocere in forno infilandoli ad un'altezza 'a metà' per circa 10 minuti o fino a doratura. quando iniziano a colorirsi stateli a guardare per tirarli fuori tempestivamente perchè questo tipo d'impasto rischia di bruciare in fretta.</span></div><div><span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /></span><br />
<span style="background-color: #073763; color: #cccccc; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 14px; text-align: left;">buonissssssimi!!!!</span></div></div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-57177398149730706522011-11-20T14:34:00.001+01:002011-11-20T14:34:03.891+01:00Shruti Hassan in un SabyasachiSemplicemente stupendo. <div><div><br />
</div><div>(Cambiatele orecchini e toglietele il bracciale più in alto però).</div></div><div><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-05lNpC5In7Q/TskBmd-Is1I/AAAAAAAAAvA/R9OOnSXWgiU/s1600/shruti_hassan2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-05lNpC5In7Q/TskBmd-Is1I/AAAAAAAAAvA/R9OOnSXWgiU/s640/shruti_hassan2.jpg" width="425" /></a></div><div><br />
</div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-27371711230337595542011-11-20T14:27:00.000+01:002011-11-20T14:27:42.063+01:00corsetti e sariMi ha sempre intrigato l'idea di usare un corsetto come choli (top del sari) essendo io appassionata di entrambi.<br />
Se ne sono visti alcuni esempi ma questo, di quel che ho visto io, mi sembra uno dei più riusciti.<br />
Creazione di Malini Ramani vista <a href="http://sareedreams.com/2011/11/malini-ramani-saree/" target="_blank">qui</a>.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-z6ciD_xnZ5g/TskALeJPeEI/AAAAAAAAAu4/WHUVj9OH00U/s1600/corset+saree.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-z6ciD_xnZ5g/TskALeJPeEI/AAAAAAAAAu4/WHUVj9OH00U/s400/corset+saree.jpg" width="266" /></a></div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-13902811219996046482011-11-14T13:19:00.000+01:002011-11-14T13:19:42.427+01:00"what the bleep do we know", la dipendenza emotiva ed il 'pensiero positivo'Ho visto di recente "what the bleep do we know" "ma che beep ne sappiamo veramente", un film grossomodo sulla scia di "the secret" ma più sul collegamento tra fisica quantistica, filosofia e spiritualità.<br />
<br />
chi me l'ha fatto vedere puntava sulla parte in cui, tramite le recenti teorie della fisica, si afferma che la realtà come la vediamo "si crea" nel cervello ed è indistinguibile da un ponte ologrammi, e che le leggi newtoniane funzionano solo ad un livello molto grossolano che è quello della nostra esperienza quotidiana - in pratica, la dimostrazione scientifica di maya. ottimo.<br />
<br />
un'altra parte molto interessante, in particolare per chi è appassionato di neuroscienze e psicologia, riguarda la dipendenza chimica emotiva.<br />
riducendo all'osso: per ogni stato d'animo, tendenza o tipo di pensiero prevalente c'è un neuropeptide specifico. un neuropeptide è un messaggero chimico prodotto nel cervello.<br />
ad ogni esperienza del certo tipo produciamo gli specifici neuropeptidi. nel lungo periodo, più facciamo una certa esperienza e più produciamo anche recettori per quel neuropeptide. ma ai recettori non piace stare vuoti. così noi diventiamo dipendenti dai neuropeptidi che produciamo. ad esempio, dal senso di colpa.<br />
questo spiega a livello biochimico dei fenomeni noti e fondamentali per la psicologia, l'evoluzione, la vita:<br />
-la nostra tendenza a reagire in una certa maniera 'simile' alle situazioni nuove che ci arrivano, indipendentemente da quale sia la reazione più appropriata (così ad esempio quando reagiamo con senso di colpa ad una situazione x, ci facciamo una dose di neuropeptidi di colpa) - avrete notato che persone diverse hanno specifiche reazioni 'tipiche' - c'è chi si scusa, chi si arrabbia, chi si deprime...<br />
-perchè ricreiamo sempre le stesse situazioni nella vita<br />
-corrispondentemente, perchè non riusciamo a cambiare: inconsciamente temiamo una sindrome d'astinenza. infatti chi esce da una serie di storie 'sbagliate' e finalmente trova un compagno/a che offre un rapporto sano, spesso non resiste perchè ci 'sta male'; chi si mette a dieta con tutte le buone intenzioni spesso poi scivola indietro perchè inizia ad andare in astinenza dall'autocommiserarsi e sentirsi brutto, grasso, rifiutato ... <span class="Apple-style-span" style="color: magenta;">ecco, la difficoltà ad essere migliori e più felici è <i>anche</i> astinenza da emozioni negative.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">-l'importanza delle esperienze precoci (imprinting dei genitori) e del condizionamento ambientale sul carattere e sul 'destino'</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">il fenomeno della dipendenza emotiva ha implicazioni notevoli per il miglioramento personale ed in terapia. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">dire alla gente 'fa' quel che ti senti' è sempre stato sbagliato per certi versi, soprattutto se portato all'estremo come negli ultimi decenni, perchè le persone non sono libere. sono condizionate dall'interno e dall'esterno da numerosi fattori. con la teoria della dipendenza emotiva capiamo ora che quando si vuole cambiare in meglio non è solo necessario essere obiettivi (e non andare dietro alle proprie 'inclinazioni' che sono inaffidabili fino all'illuminazione), ma anche <i>analizzare le proprie dipendenze emotive ed essere pronti a stringere i denti e passare la sindrome d'astinenza.</i> di solito, quando si è coscienti di qualcosa, è anche molto più facile affrontarlo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">per il resto del film... alcuni concetti molto veri annegati e distorti in americanate e brodaglia new age.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">hanno ripetuto all'infinito che questo è il mondo delle possibilità e che è la mente che 'ferma', 'cristallizza', 'crea' una delle infinite possibilità che ha il reale mentre non ne sono cosciente, mentre guardo altrove. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">da qui, la grande teoria del pensiero positivo. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">tutto questo è verissimo ma la persona media cosa se ne fa di questo concetto: niente. a parte sentirsi forse in colpa perchè non è in grado di 'pensare abbastanza positivo' da creare la vita che vorrebbe o impedire un frontale a cui gli capita di assistere. solo uno degli esperti consultati ha fatto il commento più utile e rilevante: il 'pensiero positivo' new age è una patina di pensiero positivo sopra una massa di pensiero negativo inconscio, o quantomeno di pensiero condizionato in una certa direzione (ad esempio le leggi della fisica senza andare sul personale). per non parlare della massa dell'inconscio collettivo anche una volta che uno per sè abbia decondizionato il proprio inconscio (ma è poi fattibile? sì ma ad un grado di evoluzione spirituale molto, molto al di là del target di questo film).</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">poi certo, come ci insegna Master Choa un po' di lavoro è possibile farlo, è possibile aiutare le persone, o aiutarsi, entro un certo grado, ed è buona cosa. ma non dimentichiamo i limiti che ci sono.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;">e per fortuna che i limiti ci sono! ma ve lo immaginate se tutti materializzassero ciò che desiderano? intanto non ci staccheremmo mai più da maya e sarebbe un enorme problema. IL problema, visto che il nostro scopo fondamentale è tornare a Dio. per non parlare degli altri inconvenienti.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #cccccc;"><br />
</span><br />
infine... mi chiedevo chi fosse la bionda con i modi da capitano Kirk della prima serie, un ego gigantesco ed alcune 'misconceptions' di base accanto ad altre buone idee... e ai titoli di coda ho capito perchè 'a pelle' i libri di Ramtha non mi avevano mai attirato, anzi, mi avevano sempre insospettito.dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-53283214024657938772011-11-12T14:06:00.003+01:002011-11-12T23:04:47.155+01:00biscotti di farina di riso e avena all'uvetta, arancio e cannella<div class="p1"><br />
</div><div class="p1">altri gustosi e salutari biscotti da colazione ad impatto glicemico piuttosto basso, in 2 versioni: con poco glutine o senza glutine.</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p2">per una bella terrina di biscotti:</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">1 tazza di farina di riso</div><div class="p1">1 tazza di farina d'avena</div><div class="p1">1 tazza di farina di frumento ai fiocchi d'avena (per eliminare tutto il glutine sostituire con un'ulteriore mezza di riso e mezza d'avena)</div><div class="p1">3 uova di casa o bio</div><div class="p1">1 tazza di burro (sostituibile con 3/4 olio di semi e 1/4 latte di soia)</div><div class="p1">3 cucchiai di miele e 3 di zucchero grezzo di canna</div><div class="p1">2 pizzichi di sale</div><div class="p1">mezza bustina di lievito vanigliato</div><div class="p1">1 tazza d'uvetta</div><div class="p1">3 cm di stecca di cannella, pestata al momento, o 1 cucchiaino in polvere</div><div class="p1">4 gocce di olio essenziale d'arancio o la scorza grattugiata di un'arancia</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">ammollate l'uvetta in acqua tiepida</div><div class="p1">scaldate il forno a 180° preferibilmente con funzione ventilata</div><div class="p1">foderate due teglie con carta forno</div><div class="p1">lavorate assieme zucchero, miele, uova, sale e burro morbido</div><div class="p1">aggiungete gli aromi</div><div class="p1">unite il lievito ad una farina e setacciate le farine (tranne quella coi fiocchi d'avena)</div><div class="p1">unite le farine al composto liquido e poi l'uvetta, per ottenere un composto morbido ma non fluido</div><div class="p1">disponete l'impasto come fanno gli americani per i propri cookies: un bel cucchiaino alla volta spaziato di alcuni cm - i mucchietti 'scendono' in cottura facendo dei biscotti grossomodo rotondi.</div><div class="p1">fate cuocere per una ventina di minuti</div><div class="p1">fuori dal forno, mettere a raffreddare su una griglia perchè se ne vada tutta l'umidità</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">che bontà!</div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-35613310811101171142011-11-11T12:50:00.000+01:002011-11-11T12:50:19.601+01:00crema arancione di lenticchie, zucca e amaranto<div class="p1">Ottimo primo che fa da piatto unico per il suo tenore proteico; cucina fusion per l'inverno!</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">ingredienti per 4</div><div class="p1">tempo necessario: circa 40 minuti</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">1 tazza di amaranto</div><div class="p1">2 fette di zucca, a dadini (circa 2 tazze di polpa di zucca)</div><div class="p1">1 tazza di lenticchie rosse bio</div><div class="p1">mezza cipolla grande o una piccola</div><div class="p1">1 spicchio d'aglio</div><div class="p1">1 cucchiaio di ghi o burro o olio di semi</div><div class="p1">1 cucchiaio raso di zenzero grattugiato</div><div class="p1">1/2 cucchiaino di cumino orientale </div><div class="p1">1 cucchiaino (o meno, a piacere) di coriandolo</div><div class="p1">1/2 cucchiaino di semi di senape gialla</div><div class="p1">peperoncino a piacere (facoltativo)</div><div class="p1">1/4 di cucchiaino di curcuma</div><div class="p1">dado vegetale e acqua q.b.</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">lavate le lenticchie; sbucciate la zucca e tagliatela a dadini; tritate la cipolla e l'aglio; </div><div class="p1">mettete a scaldare un bollitore con un litro d'acqua; </div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">cuocete l'amaranto a parte con 3 tazze d'acqua. basta lasciarlo sobbollire in un'antiaderente con coperchio per 25-30'.</div><div class="p1">nel frattempo:</div><div class="p1">in una pentola di coccio o a fondo spesso, soffriggete la cipolla e l'aglio col ghi.</div><div class="p1">aggiungete subito zenzero e senape.</div><div class="p1">pestate in un mortaio i semi di cumino e coriandolo e aggiungeteli al soffritto.</div><div class="p1">quando il soffritto è ben dorato, aggiungere le lenticchie e fate rosolare qualche secondo mescolando bene</div><div class="p1">aggiungete la zucca, una punta di peperoncino se volete, e la curcuma; rosolate un attimo e copirte d'acqua calda</div><div class="p1">fate bollire per una mezz'ora e poi passate col frullatore ad immersione</div><div class="p1">unite l'amaranto cotto e dado vegetale q.b. (o parte sale e parte dado)</div><div class="p1">lasciate amalgamare i sapori per qualche minuto, regolate con l'acqua ed il dado vegetale la fluidità e la sapidità della vostra crema.</div><div class="p2"><br />
</div><div class="p1">buon appetito!</div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-90387930180175811372011-11-07T12:27:00.002+01:002011-11-07T12:28:45.503+01:00biscotti morbidi di cacao e farina di castagneRicettina senza glutine e a basso impatto glicemico ma molto, molto sfiziosa.<br />
<div><br />
</div><div>Per una terrina di biscotti:</div><div><br />
</div><div>1 tazza di farina di riso</div><div>1 tazza di farina di castagne</div><div>1/2 tazza di cacao amaro in polvere</div><div>1/2 tazza di burro bio </div><div>2 cucchiai di miele</div><div>2 cucchiai di zucchero di canna</div><div>2 uova bio o di casa</div><div>1 pizzico di sale</div><div>1/2 fiala di aroma mandorla </div><div>latte di soia vanigliato q.b.</div><div>1 cucchiaino di lievito vanigliato per dolci</div><div><br />
</div><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><span class="Apple-style-span" style="background-color: #073763; color: #eeeeee; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">-battere assieme zucchero, uova, aroma e sale ed incorporare il burro molto morbido</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="background-color: #073763; color: #eeeeee; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;">-scaldare il forno a 190°</span><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;">-setacciare assieme le farine, il cacao ed il lievito ed unire al composto</span><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;">-mescolare fino ad ottenere un impasto liscio aggiungendo latte di soia q.b.</span><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;">- disporre su una teglia foderata con carta da forno il composto a grossi cucchiaini, che schiaccerete a fare dei 'dischetti' alti 1 cm o poco meno</span><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;">-cuocere per 20-25 minuti</span><br style="line-height: 14px; text-align: left;" /><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;">-far raffreddare su una griglia così prendono aria e restano croccanti fuori e morbidi dentro</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="background-color: #073763; color: #eeeeee; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><span class="Apple-style-span" style="background-color: #073763; color: #eeeeee; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Esperimento ben riuscito, gustoso, ma sempre migliorabile... </span></span></div><div style="text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><span class="Apple-style-span" style="background-color: #073763; color: #eeeeee; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Se avete proposte fatevi avanti nei commenti, ci riproverò anch'io!!</span></span></div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-40457866374483524392011-11-07T12:03:00.003+01:002011-11-12T23:00:53.256+01:00Il Giardino è anche senza glutine!Il mio blog ha da oggi un nuovo tag: "senza glutine".<br />
<br />
Questo nostro pianeta ospita molti celiaci che hanno pieno diritto ad un'alimentazione varia e gustosa.<br />
In questo blog NON mi occupo di cucina per celiaci perchè la cosa è molto complicata in molti sensi e lascio che siano altri a scriverne.<br />
<br />
Molto, molto più alto di quello dei celiaci è il numero di 'falsi celiaci' cioè di persone non celiache ma che stanno meglio se mangiano poco o pochissimo glutine.<br />
<br />
A dire il vero la massa abnorme di glutine che mangiamo, soprattutto con l'alimentazione standard italiana (biscotti, pane, pasta etc ogni giorno, intervallati da altri cereali molto raramente), non fa bene a nessuno. Soprattutto quando il glutine è 'maltrattato' nelle lavorazioni industriali e prende una forma ancora più difficile da digerire.<br />
In termini semplici il glutine fa da 'colla' nell'intestino e diventa cibo e casa ideale per una serie di microorganismi patogeni che vanno ad alterare la flora batterica intestinale, primo fra tutti la candida che anche quando non dà sintomi caratteristici ha un suo peso in una valanga di patologie persino psicologiche.<br />
<br />
Amici, meno si mangia glutine (e zucchero bianco ma è altra storia) e meglio si sta.<br />
O meglio, basta uscire dalla 'patologia del frumento' e variare spesso le nostre fonti di carboidrati utilizzando anche riso, mais, avena, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto, patate, farina di castagne e di legumi... vedete così che ridurre dell'80% il glutine che mangiamo è cosa quasi istantanea.<br />
<br />
<br />
ATTENZIONE PER I VERI CELIACI che vogliono ugualmente usare le mie ricette taggate 'senza glutine':<br />
Vale nei commenti mi ha chiesto se le mie ricette taggate 'senza glutine' vadano bene anche per i veri celiaci e non solo per i 'falsi celiaci'.<br />
Le mie liste di ingredienti sono di per sè prive di glutine, ma la questione sta nel verificare l' eventuale contaminazione in tracce. Per l'avena si discute ancora riguardo al suo essere sicura per i celiaci, nonostante sia priva di glutine.<br />
Posso dire che i celiaci di solito sono ben informati su come verificare l'assenza completa di glutine di quel che comprano.<br />
Immagino sia anche indicato sulla confezione, dovrebbe esserlo per legge per tutti gli allergeni... intendo, non solo gli ingredienti ma anche le possibili contaminazioni in tracce dovute alle lavorazioni industriali. ad esempio la mia farina di castagne dice 'senza glutine' :-)<br />
ATTENZIONE: la legislazione indiana è meno rigorosa ed ho sospetti di contaminazione da glutine nei preparati in polvere industriali. ai celiaci consiglio quindi di evitare i misti di spezie o le farine dall'India; fatevi il <a href="http://fiordopale.blogspot.com/2009/11/garam-masala-ricetta.html" target="_blank">garam masala</a> in casa o cercate un venditore italiano che possa certificare l'assenza di glutine (magari nei negozi specializzati come quelli del commercio equo e solidale sanno dirvi).dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-7420413859239399862011-11-07T11:47:00.000+01:002011-11-07T12:10:25.891+01:00Riso saltato affumicatoE' un anno che ho scoperto che l'affumicato sta benissimo col garam masala e ciò si presta molto bene alla cucina fusion per i mesi freddi.<br />
Dopo il <a href="http://fiordopale.blogspot.com/2010/12/khichdi-affumicato.html" target="_blank">khichdi affumicato</a> vi propongo un altro piatto fumé, stavolta più rapido.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-18K92FkaZxE/Tre1KonwcaI/AAAAAAAAAuw/9htL9KrBX8I/s1600/riso+salt+affum.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="277" src="http://1.bp.blogspot.com/-18K92FkaZxE/Tre1KonwcaI/AAAAAAAAAuw/9htL9KrBX8I/s320/riso+salt+affum.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ingredienti per 3:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">200 g riso basmati o thai </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">1 panetto di tofu affumicato</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">mezzo cavolfiore lessato</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">1 cucchiaio raso di semi di papavero</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">1 cucchiaino raso di <a href="http://fiordopale.blogspot.com/2009/11/garam-masala-ricetta.html" target="_blank">garam masala</a> (comprato o fatto in casa)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">1 cucchiaio di ghi o burro o olio di semi</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">1 pizzico di assafetida</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Procedura:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Cuocete il riso al vapore (o bollitelo, ma lo sconsiglio) e lasciate da parte</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Soffriggete l'assafetida nel ghi fino a che l'odore di crudo va via (o scurisce di un tono)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Saltatevi il tofu tagliato a cubettini di 1 cm di lato</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Aggiungete il cavolfiore a piccole cimette ed il riso</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Saltate brevemente ed aggiungete papavero e garam masala</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Aggiustate di sale, rimescolate un'ultima volta e servite caldo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ottimo!!!</div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-34047501132521828122010-12-31T15:48:00.002+01:002010-12-31T16:11:30.387+01:00Samosa in pasta sfogliaNon conosco quasi nessuno che, conoscendo le samosa, non dica che sono deliziose...<br />
<div>E' uno degli snack preferiti dagli indiani e non solo.</div><div><br />
</div><div>La parte difficile e scomoda della samosas però è fare la sfoglia e friggere gli involtini.</div><div>Esiste una versione "fusion", o meglio, "furba", delle samosas, fatte al forno in pasta sfoglia.</div><div><br />
</div><div>Difficoltà: facilissimo</div><div>Risultato: ottimo</div><div><br />
</div><div>Per 32 piccoli fagottini (misura grosso pasticcino):</div><div>(cfr post su misure e conversioni)</div><div><br />
</div><div>2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare</div><div>3-4 patate di media misura</div><div>1 tazza di piselli surgelati (NO scatola)</div><div>1 cucchiaino di zenzero grattugiato fresco</div><div>1/2 cucchiaino di garam masala</div><div>1/2 cucchiaino di amchoor (polvere di mango verde - sostituibile con un cucchiaio di succo di limone)</div><div>succo di mezzo limone</div><div>1/2 cucchiaino di semi di finocchio </div><div>1/2 cucchiaino di semi di cumino orientale </div><div>1 pizzico o 2 di peperoncino in polvere</div><div>una presa di zucchero</div><div>facoltativo ma consigliato: una manciatina di arachidi tritate</div><div>facoltativo ma consigliato: 1 cucchiaino di foglie di coriandolo tritate (essiccate vanno bene)</div><div>sale q.b.</div><div><br />
</div><div>La cosa è semplice: </div><div>Lessate i piselli a metà cottura e lessate completamente le patate in acqua salata.</div><div>Tagliate le patate a cubetti di mezzo cm - 1 cm di lato.<br />
Pestate i semi di finocchio e di cumino in un mortaio, polverizzandoli o quasi.</div><div>Unite tutti gli ingredienti in una terrina e mescolate bene. </div><div>Assaggiate per regolare sale e peperoncino.</div><div>Se il composto è troppo asciutto e "non sta insieme", si presenta sbriciolato, inumidite con pochissima acqua.</div><div>Preriscaldate il forno a 180°.</div><div>Stendete ciascun rotolo di pasta sfoglia e dividetelo in 16 quadretti.</div><div>Prendete un rettangolino alla volta, passatelo col mattarello per appiattirlo ed ingrandirlo.</div><div>Adagliate al centro 1 cucchiaino colmo di impasto, richiudete unendo gli angoli come il retro di una busta da lettere.</div><div>Adagiate ciascun fagottino sulla placca da forno, foderata di carta da forno, tenendo "la chiusura" del fagottino sotto ed il lato uniforme in alto.</div><div>Fate cuocere fino a doratura, a 180° per 20 minuti e a 200° per altri 5 minuti (controllate però, i forni non sono tutti uguali!).</div><div>Dovreste ottenere dei graziosi, gonfi cuscinetti dorati.</div><div>Servite caldi o al limite tiepidi con un chutney o anche più di uno (di mango, di tamarindo, di ananas, di menta, di melograno... - alcune ricette sono nel blog sotto l'etichetta "salse").</div><div><br />
</div><div>Deliziosi!!</div><div><br />
</div>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-27431335846673218652010-12-31T15:24:00.001+01:002011-11-07T12:10:25.892+01:00chutney di melogranoMi serviva del chutney di tamarindo ma non avevo trovato il tamarindo.<br />
<br />
Mi sono ricorata che il melograno, come sapore, lo ricorda, ed n casa ho un sacco di composta (=gelatina, una marmellata liscia e poco zuccherata) di melograno.<br />
<br />
Ho provato quindi a fare un chutney partendo dalla marmellata, e ci sono riuscita!!<br />
Delizioso e quasi uguale come aspetto al chutney di tamarindo! Anche il sapore è molto simile!<br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: orange;">Chatni di Melograno</span><br />
(per le quantità esatte dei "cucchiaini" cfr post "misure e conversioni")<br />
<br />
Un vasetto di gelatina/composta di melograno da 250-300 ml<br />
Il succo di mezzo limone<br />
Qualche cucchiaio di aceto<br />
1 cucchiaino colmo di zenzero FRESCO grattugiato<br />
1/2 cucchiaino di semi di finocchio<br />
1/2 cucchiaino di semi di cumino orientale<br />
Peperoncino in polvere (da 1/2 a 1 cucchiaino)<br />
Sale (1 - 1,5 cucchiaini)<br />
<br />
In un pentolino, mettete a scaldare la marmellata con qualche cucchiaio d'acqua.<br />
Unite il succo di limone, qualche cucchiaio d'aceto (la quantità dipende da quanto acido volete il chutney e quanto è acida la vostra composta; io ne ho usati circa 4), sale e peperoncino.<br />
Mescolate regolarmente con un cucchiaio di legno.<br />
A parte, mentre il composto cuoce, tostate brevemente (fino a che iniziano appena a cambiare colore) i semi di cumino e di finocchio a secco in un'antiaderente (senza teflon); poi pestateli in un mortaio riducendoli in polvere.<br />
Fate sobbollire pochi minuti ed aggiungete lo zenzero e le spezie pestate.<br />
Fate cuocere ancora pochi minuti sempre mescolando; aggiustate di aceto, di sale e di peperoncino.<br />
Versate in un vasetto ed attendete che sia tiepido prima di avvitare il tappo.<br />
Conservate in frigo e consumate entro qualche settimana.dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-11235923446624081062010-12-27T18:45:00.001+01:002016-01-16T11:27:51.153+01:00khichdi affumicatoCreazione fusion per questo khichdi (piatto unico di lenticchie, riso e verdure) salutare e dal corroborante gusto invernale.<br />
<br />
Per 4 persone:<br />
<br />
2 etti di lenticchie verdi bio<br />
2 etti di riso integrale bio<br />
mezzo cavolfiore, a cimette<br />
una cipolla, tritata<br />
uno spicchio d'aglio, tritato<br />
1 cucchiaino di zenzero fresco, grattugiato<br />
mezzo cucchiaino di garam masala<br />
un pezzetto di burro<br />
1 cucchiaino di miso o un po' di tamari (facoltativi ma consigliati)<br />
mezz'etto di ricotta affumicata (non sostituire con altri formaggi) oppure tofu affumicato<br />
<br />
Lessate il riso integrale, scolatelo e tenetelo da parte.<br />
Lessate il cavolfiore in acqua salata edacidulata (con aceto o succo di limone) e tenete da parte.<br />
Stufate le lenticchie:<br />
soffriggete la base di cipolla, aglio e zenzero<br />
aggiungete le lenticchie ben lavate<br />
fate cuocere aggiungendo acqua bollente secondo necessità<br />
aggiungete miso e dado vegetale q.b.<br />
Unite riso, lenticchie e cavolfiore e condite con il burro e il garam masala<br />
Nei piatti individuali, aggiungete sopra al "khichdi" una bella grattugiata di ricotta affumicata (o tofu affumicato), passata dalla grattugia a buchi larghi.<br />
<br />
Buon appetito!!dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-79526332750772426952010-12-26T21:02:00.000+01:002011-11-07T12:10:25.893+01:00Lenticchie d'inverno (all'arancia)Rielaborazione della ricetta di Lenticchie all'Arancia del Cucchiaio Verde.<br />
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Piatto gustoso, davvero semplice da preparare e molto molto sano; fa "inverno" ed è molto adatto anche alle feste.<br />
L'aroma di arancia è discreto, contribuisce al sapore complessivo senza spiccare.<br />
<br />
Per 2-4 persone (a seconda se come contorno o piatto principale)<br />
<br />
2 etti e mezzo di lenticchie verdi bio, magari di Castelluccio<br />
una piccola cipolla o mezza grande<br />
uno spicchio d'aglio<br />
2 cucchiai di olio extravergine novello<br />
1 cucchiaino di miso<br />
dado vegetale e sale q.b.<br />
una grattugiata di zenzero<br />
una macinata di pepe nero<br />
un'arancia non trattata<br />
un pizzico di zucchero<br />
<br />
Tritate la cipolla e l'aglio e fateli soffriggere brevemente con lo zenzero, in un cucchiaio d'olio.<br />
Aggiungete le lenticchie (lavate), e fate cuocere coperto d'acqua bollente fino a metà cottura.<br />
Aggiungete miso, dado vegetale e la scorza dell'arancia grattugiata.<br />
Spremete poi l'arancia (se è molto grande, spremetene solo metà) ed aggiungete il succo alle lenticchie, con un pizzico di zucchero.<br />
Completate la cottura, aggiungendo acqua bollente secondo necessità ed aggiustando di sale.<br />
A fine cottura, aggiungete l'altro cucchiaio d'olio a crudo ed una macinata di pepe.<br />
<br />
Buon appetito!dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-75075507508498805902010-12-26T11:52:00.000+01:002010-12-26T11:52:12.996+01:00...si morrebbe, non di spavento ma d'amore......Scusate il periodo d'assenza ma ero impegnata a superare l'esame di Stato...<br />
<br />
Natale, tempo di "ritiro di comunità educativa" nella nostra scuola (cattolica).<br />
Non sono cattolica ma mi piace lavorare coi cattolici per una serie di buoni motivi di cui magari parlerò più avanti.<br />
<br />
Quest'anno è venuto a proporre un intervento niente meno che il vescovo.<br />
Discorso "alto", da facoltà di teologia, non privo di spunti profondi e toccanti.<br />
<br />
Tutto il discorso era imperniato sul ruolo della "parola di Dio" per la comunità educativa, cosa molto importante per i cristiani che, nelle parole del vescovo riprese da quelle di Gesù, "vivono di parola di Dio".<br />
[non entro ora nella discussione dell'errore di fondo nell'interpretazione ecclesiastica di questo sacro concetto e conseguenti notevoli ricadute pratiche... dico solo... om!]<br />
<br />
Il discorso proseguiva essenzialmente sul fatto che gli educatori devono rendersi portatori della parola di Dio, essere educatori su quella base.<br />
<br />
Nel dibattito a fine discorso qualcuno aveva portato la difficoltà a mettere in pratica la Parola, sia nel senso del saper agire "sul momento" in un'infinità di casi specifici traducendo il generale nel particolare, sia nel senso di riuscire ad essere all'altezza di quanto dice il Vangelo.<br />
<br />
Altri avevano condiviso di essere stati stimolati una volta di più a riflettere sul fatto che "non si insegna ciò che si sa, ma ciò che si è". Grande verità.<br />
<br />
Non sono intervenuta, ma avrei voluto dire che la risposta a chi aveva condiviso la propria difficoltà poteva venire proprio collegandosi a chi aveva evidenziato che non si insegna ciò che si sa ma ciò che si è.<br />
Pensare di applicare istantaneamente dal generale al particolare ed in modo perfetto ciò che dicono i Vangeli nelle centinaia di occasioni di una giornata, magari in una scuola con ragazzi difficili, non credo sia cosa da potersi chiedere ad un essere umano. Crea solo sensi di colpa inutili, come se i poveri cattolici non ne avessero già abbastanza.<br />
<br />
Quello che secondo me ha senso fare per essere educatori, e persone in generale, "portatori della parola di Dio" è esserne informati - non nel senso di esserne a conoscenza, ma nel senso etimologico di in-formare, cioè farla entrare nella nostra forma, farci forgiare da essa.<br />
<br />
Ma non si deve intendere solo come ascolto, per quanto col cuore, del Vangelo, che pure va bene, ma come accoglienza della Parola, del Verbo (vibrazione cosmica, OM) dentro di noi tramite la meditazione. Sì ok anche la preghiera e la lettura delle scritture fa questo ma va così piano!!<br />
<br />
Se si cambia la nostra struttura vibrazionale facendosi in-formare dal Verbo, allora saremo persone diverse, ci comporteremo e parleremo in modo diverso, trasmetteremo ed insegneremo cose diverse. Senza alambiccarsi il cervello e patire stress infami cercando di arrivare con la mente umana al di là di se stessa.<br />
Come diceva Einstein, "nessun problema può essere risolto usando lo stesso livello di coscienza che lo ha creato". Motivo per cui bisogna meditare :-)<br />
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Parlando ancora del fatto che non tutto si può o si deve capire con la mente umana perchè ciò che la trascende è infinitamente di più di ciò che essa può comprendere...<br />
Non ricordo come il vescovo sia arrivato a questa citazione - non come l'ho poi collegata io - ma l'ho trovata meravigliosa. Non avrei scritto tutto l'articolo, che in fondo sono quattro ovvietà (chiedo scusa), se non avessi avuto la citazione da attaccare alla fine.<br />
Citazione di san Giovanni Maria Vianney, aka il curato d'Ars, patrono dei sacerdoti.<br />
GMV parlava del sacerdote, ma estendo il concetto a tutti.<br />
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"se si potesse comprendere il mistero [della creazione] si morrebbe... non di spavento, ma d'amore"<br />
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E' talmente bella che ve la lascio così, da assaporare, da meditare, senza aggiungere commenti....dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-35242880720748765092010-11-26T18:26:00.001+01:002011-01-03T23:31:35.107+01:00Sull'amore incondizionatoL'amore incondizionato è molto inflazionato al giorno d'oggi.<br />
<br />
Piccola introduzione tanto per metterci d'accordo su ciò di cui si parla:<br />
<br />
L'amore incondizionato come concetto ci arriva dalla psicologia, dalle teorie delle relazioni oggettuali (ad es. Bowlby), e si oppone all'amore condizionato che è una strategia tipica della larga maggiornaza dei genitori.<br />
L'amore condizionato è quello per cui "ti voglio bene se ... a b c..." e "non ti voglio bene se ... x y z ...", e visto che l'amore del genitore è la cosa fondamentale per un bambino, il bambino farà ciò a cui il genitore condiziona il proprio amore - e mi fermo qui senza entrare nei libri che sono stati scritti sulle implicazioni di questo.<br />
L'amore incondizionato è quello per cui "io ti voglio bene comunque" senza "se"; se c'è un comportamento sbagliato o qualcosa che non va bene, si mette in discussione il comportamento e non la persona - e ad ogni modo non si ritrae il proprio amore per la persona in sè.<br />
<br />
L'amore incondizionato è molto di moda nelle varie correnti "New Age".<br />
Se ne parla molto, forse molti credono di praticarlo, ma ci sono alcune fondamentali domande a riguardo, che probabilmente molti neanche si pongono:<br />
<br />
Come si mette in pratica l'amore incondizionato? Ne siamo effettivamente in grado?<br />
Come posso essere sicuro/a che il mio amore incondizionato non sia amore condizionato travestito da incondizionato?<br />
Come posso essere sicuro che il mio concetto di amore incondizionato non sia condizionato (scusate il gioco di parole ma ci sta) dal mio orizzonte intellettuale-storico-culturale?<br />
<br />
Le mie personali risposte alle prime due domande sono:<br />
<i>provo a fare del mio meglio, ma in fondo non lo so, ed anzi ho forti riserve su come me la cavo su quel fronte - io e l'essere umano in generale</i><br />
<br />
La mia risposta alla terza domanda (da psicologa socioculturale quale sono) è:<br />
<i>impossibile, anzi, sono ragionevolmente sicura dell'opposto</i><br />
<br />
Non vado oltre qui, solo un po' di <i>food for thought</i>...<br />
Continuate le riflessioni voi per voi...<br />
<br />
Umiltà intellettuale... svegliamoci la mattina e ricordiamoci dell'umiltà intellettuale... altrimenti, come sempre nelle correnti spirituali, tutti bravi a sentirsi tanto avanti, tanto buoni e tanto nel giusto...<br />
<br />
[L'idea del post mi era venuta pensando a tutte le volte in cui un certo americano mi ha parlato di amore incondizionato... tutto il rispetto per gli Stati Uniti, ma benedetti, proprio mancano di <i>insight culturale</i> (cioè: pensano che come vedono loro le cose sia l'unico modo giusto, vedono un assoluto invece di un relativo - ve ne accorgete anche dalla loro politica estera no?). Per questa persona, aggiungete, al background americano, un amore condizionato travestito da amore incondizionato per mancanza di <i>insight personale (</i>nonostante le sue numerose altre doti)... ed il risultato è talmente disastroso che rasenta il comico...]dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-81380315704399540952010-11-23T22:08:00.000+01:002010-11-23T22:08:02.847+01:00Vidya Balan su FHM MagazineA settimane dall'uscita di questa foto...<br />
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...è ufficiale... la adoro!<br />
<br />
Il sari, la foto, Vidya.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_yDKrNIsBO3E/TOwkevVtV7I/AAAAAAAAAuU/fPKtNDbUSqo/s1600/vidya_FHM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/_yDKrNIsBO3E/TOwkevVtV7I/AAAAAAAAAuU/fPKtNDbUSqo/s640/vidya_FHM.jpg" width="480" /></a></div><br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">(All rights and credits to this photo are their respective owners')</span>dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5929925563603760208.post-56569897382721079552010-11-13T18:06:00.000+01:002010-11-13T18:06:54.524+01:00curry di seitan, peperone e mangoUn sapore insolito, deciso ed interessante per questa mia creazione fusion<br />
<br />
Per 3 persone:<br />
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1 mango, tagliato a cubetti/bocconcini<br />
250 gr di seitan alla piastra, a quadretti di 2x2<br />
1/2 cipolla grande o 1 piccola, a quadretti di 1,5x1,5<br />
1 peperone verde o rosso, a quadretti di 2x2<br />
2 cm cubi di zenzero fresco, grattugiato<br />
peperoncino q.b., preferibilmente fresco<br />
succo di 1/2 limone<br />
un pizzico di assafetida<br />
una presa di foglie di curry (5-7)<br />
1/4 di cucchiaino di cumino orientale in polvere<br />
una presa di zucchero<br />
20 g di olio vegetale, margarina o burro<br />
1/8 di cucchiaino di semi di fieno greco (facoltativo)<br />
<br />
Scaldate l'olio in un'antiaderente senza teflon.<br />
Fate soffriggere assafetida e fieno greco per 30 secondi, aggiungete poi zenzero e foglie di curry e fate soffriggere, senza bruciare, fino a che l'odore crudo dello zenzero se n'è andato.<br />
Aggiungete cipolla, cumino e peperone e fate rosolare per pochi minuti.<br />
Aggiungete il seitan e fatelo rosolare qualche altro minuto.<br />
Unite il mango e fate cuocere con poca acqua bollente, sale e peperoncino.<br />
A cottura quasi ultimata (guardate la cottura del peperone, che dovrà essere cotto ma sodo), aggiungere lo zucchero ed il limone, amalgamate ed aggiustate di sale e peperoncino.<br />
<br />
Servite con virtualmente qualsiasi cereale d'accompagnamento: pane indiano (magari un roti integrale), riso al vapore, quinoa, patate, persino un couscous...dr. Alina Zenarollahttp://www.blogger.com/profile/17577450763709628881noreply@blogger.com1