domenica 20 novembre 2011

Shruti Hassan in un Sabyasachi

Semplicemente stupendo. 

(Cambiatele orecchini e toglietele il bracciale più in alto però).


corsetti e sari

Mi ha sempre intrigato l'idea di usare un corsetto come choli (top del sari) essendo io appassionata di entrambi.
Se ne sono visti alcuni esempi ma questo, di quel che ho visto io, mi sembra uno dei più riusciti.
Creazione di Malini Ramani vista qui.

lunedì 14 novembre 2011

"what the bleep do we know", la dipendenza emotiva ed il 'pensiero positivo'

Ho visto di recente "what the bleep do we know" "ma che beep ne sappiamo veramente", un film grossomodo sulla scia di "the secret" ma più sul collegamento tra fisica quantistica, filosofia e spiritualità.

chi me l'ha fatto vedere puntava sulla parte in cui, tramite le recenti teorie della fisica, si afferma che la realtà come la vediamo "si crea" nel cervello ed è indistinguibile da un ponte ologrammi, e che le leggi newtoniane funzionano solo ad un livello molto grossolano che è quello della nostra esperienza quotidiana - in pratica, la dimostrazione scientifica di maya. ottimo.

un'altra parte molto interessante, in particolare per chi è appassionato di neuroscienze e psicologia, riguarda la dipendenza chimica emotiva.
riducendo all'osso: per ogni stato d'animo, tendenza o tipo di pensiero prevalente c'è un neuropeptide specifico. un neuropeptide è un messaggero chimico prodotto nel cervello.
ad ogni esperienza del certo tipo produciamo gli specifici neuropeptidi. nel lungo periodo, più facciamo una certa esperienza e più produciamo anche recettori per quel neuropeptide. ma ai recettori non piace stare vuoti. così noi diventiamo dipendenti dai neuropeptidi che produciamo. ad esempio, dal senso di colpa.
questo spiega a livello biochimico dei fenomeni noti e fondamentali per la psicologia, l'evoluzione, la vita:
-la nostra tendenza a reagire in una certa maniera 'simile' alle situazioni nuove che ci arrivano, indipendentemente da quale sia la reazione più appropriata (così ad esempio quando reagiamo con senso di colpa ad una situazione x, ci facciamo una dose di neuropeptidi di colpa) - avrete notato che persone diverse hanno specifiche reazioni 'tipiche' - c'è chi si scusa, chi si arrabbia, chi si deprime...
-perchè ricreiamo sempre le stesse situazioni nella vita
-corrispondentemente, perchè non riusciamo a cambiare: inconsciamente temiamo una sindrome d'astinenza. infatti chi esce da una serie di storie 'sbagliate' e finalmente trova un compagno/a che offre un rapporto sano, spesso non resiste perchè ci 'sta male'; chi si mette a dieta con tutte le buone intenzioni spesso poi scivola indietro perchè inizia ad andare in astinenza dall'autocommiserarsi e sentirsi brutto, grasso, rifiutato ... ecco, la difficoltà ad essere migliori e più felici è anche astinenza da emozioni negative.
-l'importanza delle esperienze precoci (imprinting dei genitori) e del condizionamento ambientale sul carattere e sul 'destino'
il fenomeno della dipendenza emotiva ha implicazioni notevoli per il miglioramento personale ed in terapia. 
dire alla gente 'fa' quel che ti senti' è sempre stato sbagliato per certi versi, soprattutto se portato all'estremo come negli ultimi decenni, perchè le persone non sono libere. sono condizionate dall'interno e dall'esterno da numerosi fattori. con la teoria della dipendenza emotiva capiamo ora che quando si vuole cambiare in meglio non è solo necessario essere obiettivi (e non andare dietro alle proprie 'inclinazioni' che sono inaffidabili fino all'illuminazione), ma anche analizzare le proprie dipendenze emotive ed essere pronti a stringere i denti e passare la sindrome d'astinenza. di solito, quando si è coscienti di qualcosa, è anche molto più facile affrontarlo.


per il resto del film... alcuni concetti molto veri annegati e distorti in americanate e brodaglia new age.
hanno ripetuto all'infinito che questo è il mondo delle possibilità e che è la mente che 'ferma', 'cristallizza', 'crea' una delle infinite possibilità che ha il reale mentre non ne sono cosciente, mentre guardo altrove. 
da qui, la grande teoria del pensiero positivo. 
tutto questo è verissimo ma la persona media cosa se ne fa di questo concetto: niente. a parte sentirsi forse in colpa perchè non è in grado di 'pensare abbastanza positivo' da creare la vita che vorrebbe o impedire un frontale a cui gli capita di assistere. solo uno degli esperti consultati ha fatto il commento più utile e rilevante: il 'pensiero positivo' new age è una patina di pensiero positivo sopra una massa di pensiero negativo inconscio, o quantomeno di pensiero condizionato in una certa direzione (ad esempio le leggi della fisica senza andare sul personale). per non parlare della massa dell'inconscio collettivo anche una volta che uno per sè abbia decondizionato il proprio inconscio (ma è poi fattibile? sì ma ad un grado di evoluzione spirituale molto, molto al di là del target di questo film).
poi certo, come ci insegna Master Choa un po' di lavoro è possibile farlo, è possibile aiutare le persone, o aiutarsi, entro un certo grado, ed è buona cosa. ma non dimentichiamo i limiti che ci sono.
e per fortuna che i limiti ci sono! ma ve lo immaginate se tutti materializzassero ciò che desiderano? intanto non ci staccheremmo mai più da maya e sarebbe un enorme problema. IL problema, visto che il nostro scopo fondamentale è tornare a Dio. per non parlare degli altri inconvenienti.


infine... mi chiedevo chi fosse la bionda con i modi da capitano Kirk della prima serie, un ego gigantesco ed alcune 'misconceptions' di base accanto ad altre buone idee... e ai titoli di coda ho capito perchè 'a pelle' i libri di Ramtha non mi avevano mai attirato, anzi, mi avevano sempre insospettito.

sabato 12 novembre 2011

biscotti di farina di riso e avena all'uvetta, arancio e cannella


altri gustosi e salutari biscotti da colazione ad impatto glicemico piuttosto basso, in 2 versioni: con poco glutine o senza glutine.

per una bella terrina di biscotti:

1 tazza di farina di riso
1 tazza di farina d'avena
1 tazza di farina di frumento ai fiocchi d'avena (per eliminare tutto il glutine sostituire con un'ulteriore mezza di riso e mezza d'avena)
3 uova di casa o bio
1 tazza di burro (sostituibile con 3/4 olio di semi e 1/4 latte di soia)
3 cucchiai di miele e 3 di zucchero grezzo di canna
2 pizzichi di sale
mezza bustina di lievito vanigliato
1 tazza d'uvetta
3 cm di stecca di cannella, pestata al momento, o 1 cucchiaino in polvere
4 gocce di olio essenziale d'arancio o la scorza grattugiata di un'arancia

ammollate l'uvetta in acqua tiepida
scaldate il forno a 180° preferibilmente con funzione ventilata
foderate due teglie con carta forno
lavorate assieme zucchero, miele, uova, sale e burro morbido
aggiungete gli aromi
unite il lievito ad una farina e setacciate le farine (tranne quella coi fiocchi d'avena)
unite le farine al composto liquido e poi l'uvetta, per ottenere un composto morbido ma non fluido
disponete l'impasto come fanno gli americani per i propri cookies: un bel cucchiaino alla volta spaziato di alcuni cm - i mucchietti 'scendono' in cottura facendo dei biscotti grossomodo rotondi.
fate cuocere per una ventina di minuti
fuori dal forno, mettere a raffreddare su una griglia perchè se ne vada tutta l'umidità

che bontà!

venerdì 11 novembre 2011

crema arancione di lenticchie, zucca e amaranto

Ottimo primo che fa da piatto unico per il suo tenore proteico; cucina fusion per l'inverno!

ingredienti per 4
tempo necessario: circa 40 minuti

1 tazza di amaranto
2 fette di zucca, a dadini (circa 2 tazze di polpa di zucca)
1 tazza di lenticchie rosse bio
mezza cipolla grande o una piccola
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di ghi o burro o olio di semi
1 cucchiaio raso di zenzero grattugiato
1/2 cucchiaino di cumino orientale 
1 cucchiaino (o meno, a piacere) di coriandolo
1/2 cucchiaino di semi di senape gialla
peperoncino a piacere (facoltativo)
1/4 di cucchiaino di curcuma
dado vegetale e acqua q.b.


lavate le lenticchie; sbucciate la zucca e tagliatela a dadini; tritate la cipolla e l'aglio; 
mettete a scaldare un bollitore con un litro d'acqua; 

cuocete l'amaranto a parte con 3 tazze d'acqua. basta lasciarlo sobbollire in un'antiaderente con coperchio per 25-30'.
nel frattempo:
in una pentola di coccio o a fondo spesso, soffriggete la cipolla e l'aglio col ghi.
aggiungete subito zenzero e senape.
pestate in un mortaio i semi di cumino e coriandolo e aggiungeteli al soffritto.
quando il soffritto è ben dorato, aggiungere le lenticchie e fate rosolare qualche secondo mescolando bene
aggiungete la zucca, una punta di peperoncino se volete, e la curcuma; rosolate un attimo e copirte d'acqua calda
fate bollire per una mezz'ora e poi passate col frullatore ad immersione
unite l'amaranto cotto e dado vegetale q.b. (o parte sale e parte dado)
lasciate amalgamare i sapori per qualche minuto, regolate con l'acqua ed il dado vegetale la fluidità e la sapidità della vostra crema.

buon appetito!

lunedì 7 novembre 2011

biscotti morbidi di cacao e farina di castagne

Ricettina senza glutine e a basso impatto glicemico ma molto, molto sfiziosa.

Per una terrina di biscotti:

1 tazza di farina di riso
1 tazza di farina di castagne
1/2 tazza di cacao amaro in polvere
1/2 tazza di burro bio 
2 cucchiai di miele
2 cucchiai di zucchero di canna
2 uova bio o di casa
1 pizzico di sale
1/2 fiala di aroma mandorla 
latte di soia vanigliato q.b.
1 cucchiaino di lievito vanigliato per dolci

-battere assieme zucchero, uova, aroma e sale ed incorporare il burro molto morbido
-scaldare il forno a 190°
-setacciare assieme le farine, il cacao ed il lievito ed unire al composto
-mescolare fino ad ottenere un impasto liscio aggiungendo latte di soia q.b.
- disporre su una teglia foderata con carta da forno il composto a grossi cucchiaini, che schiaccerete a fare dei 'dischetti' alti 1 cm o poco meno
-cuocere per 20-25 minuti
-far raffreddare su una griglia così prendono aria e restano croccanti fuori e morbidi dentro

Esperimento ben riuscito, gustoso, ma sempre migliorabile... 
Se avete proposte fatevi avanti nei commenti, ci riproverò anch'io!!

Il Giardino è anche senza glutine!

Il mio blog ha da oggi un nuovo tag: "senza glutine".

Questo nostro pianeta ospita molti celiaci che hanno pieno diritto ad un'alimentazione varia e gustosa.
In questo blog NON mi occupo di cucina per celiaci perchè la cosa è molto complicata in molti sensi e lascio che siano altri a scriverne.

Molto, molto più alto di quello dei celiaci è il numero di 'falsi celiaci' cioè di persone non celiache ma che stanno meglio se mangiano poco o pochissimo glutine.

A dire il vero la massa abnorme di glutine che mangiamo, soprattutto con l'alimentazione standard italiana (biscotti, pane, pasta etc ogni giorno, intervallati da altri cereali molto raramente), non fa bene a nessuno. Soprattutto quando il glutine è 'maltrattato' nelle lavorazioni industriali e prende una forma ancora più difficile da digerire.
In termini semplici il glutine fa da 'colla' nell'intestino e diventa cibo e casa ideale per una serie di microorganismi patogeni che vanno ad alterare la flora batterica intestinale, primo fra tutti la candida che anche quando non dà sintomi caratteristici ha un suo peso in una valanga di patologie persino psicologiche.

Amici, meno si mangia glutine (e zucchero bianco ma è altra storia) e meglio si sta.
O meglio, basta uscire dalla 'patologia del frumento' e variare spesso le nostre fonti di carboidrati utilizzando anche riso, mais, avena, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto, patate, farina di castagne e di legumi... vedete così che ridurre dell'80% il glutine che mangiamo è cosa quasi istantanea.


ATTENZIONE PER I VERI CELIACI che vogliono ugualmente usare le mie ricette taggate 'senza glutine':
Vale nei commenti mi ha chiesto se le mie ricette taggate 'senza glutine' vadano bene anche per i veri celiaci e non solo per i 'falsi celiaci'.
Le mie liste di ingredienti sono di per sè prive di glutine, ma la questione sta nel verificare l' eventuale contaminazione in tracce. Per l'avena si discute ancora riguardo al suo essere sicura per i celiaci, nonostante sia priva di glutine.
Posso dire che i celiaci di solito sono ben informati su come verificare l'assenza completa di glutine di quel che comprano.
Immagino sia anche indicato sulla confezione, dovrebbe esserlo per legge per tutti gli allergeni... intendo, non solo gli ingredienti ma anche le possibili contaminazioni in tracce dovute alle lavorazioni industriali. ad esempio la mia farina di castagne dice 'senza glutine' :-)
ATTENZIONE: la legislazione indiana è meno rigorosa ed ho sospetti di contaminazione da glutine nei preparati in polvere industriali. ai celiaci consiglio quindi di evitare i misti di spezie o le farine dall'India; fatevi il garam masala in casa o cercate un venditore italiano che possa certificare l'assenza di glutine (magari nei negozi specializzati come quelli del commercio equo e solidale sanno dirvi).

Riso saltato affumicato

E' un anno che ho scoperto che l'affumicato sta benissimo col garam masala e ciò si presta molto bene alla cucina fusion per i mesi freddi.
Dopo il khichdi affumicato vi propongo un altro piatto fumé, stavolta più rapido.


Ingredienti per 3:
200 g riso basmati o thai 
1 panetto di tofu affumicato
mezzo cavolfiore lessato
1 cucchiaio raso di semi di papavero
1 cucchiaino raso di garam masala (comprato o fatto in casa)
1 cucchiaio di ghi o burro o olio di semi
1 pizzico di assafetida

Procedura:
Cuocete il riso al vapore (o bollitelo, ma lo sconsiglio) e lasciate da parte
Soffriggete l'assafetida nel ghi fino a che l'odore di crudo va via (o scurisce di un tono)
Saltatevi il tofu tagliato a cubettini di 1 cm di lato
Aggiungete il cavolfiore a piccole cimette ed il riso
Saltate brevemente ed aggiungete papavero e garam masala
Aggiustate di sale, rimescolate un'ultima volta e servite caldo

Ottimo!!!