lunedì 23 novembre 2009

Da ricordare quando si cucina indiano

Quando si cucina “esotico” è sempre meglio ricorrere, quanto più possibile, a ricette che prevedono ingredienti di stagione disponibili localmente. Oltre alle moderne questioni ambientali e salutistiche poste dal procurarsi beni deperibili da zone lontane o fuori stagione, sia l’Ayurveda che la tradizione erboristica occidentale ci ricordano tutto quello di cui una popolazione ha bisogno viene offerto dalla Natura nella zona in cui quella popolazione abita, nella stagione in cui ne ha bisogno.
Molte ricette si prestano a sostituzioni ragionate, che danno risultati quasi identici all’originale ma ci permettono di utilizzare prodotti locali. 
Le spezie vanno importate, si sa. È per questo che si sceglie l’equo e solidale, visto che le importazioni arrivano essenzialmente da Paesi in via di sviluppo in cui le garanzie umanitarie sono solitamente assenti.
Un altro buon motivo per cercare di usare il più possibile prodotti locali e biologici da una parte, e spezie bio ed eque e solidali dall’altra, è che in India, come in molti Paesi più arretrati, sono legali molti pesticidi ed altre diavolerie industriali che qui sono vietate. 

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