Ma vi racconto l'ultima, con un copia-incolla da FB.
(nihil novum per chi mi legge su facebook quindi)
Un'improvvisa epifania ha messo alla prova il mio vegetarianesimo: la Madre Divina è esattamente nella verdura quanto nella carne quanto in tutto il resto del creato. Quando mangiamo, non mangiamo nient'altro che Lei/Lui, così come non vediamo, tocchiamo e respiriamo neint'altro, poichè Lei/Lui è Tutto. Morale della favola: venerdì pasta col tonno.
Appena postato questo su FB, un amico "ortodosso" mi ha subito cazziata dicendo che il vegetarianesimo non è uno stile di vita ma un mezzo per raggiungere determinati obiettivi.
Io mi diverto con gli ortodossi, perchè è sempre una forma di schiavitù, di rigidità, per quanto di rigidità verso "il puro".
Al che risposi....
Eh già, è più o meno quello che dico a quelli che mi chiedono perchè lo sono (e continuerò ad esserlo). Ma un cambio di prospettiva, una ristrutturazione cognitiva, un insight ogni tanto sono salutari. Proprio GMCKS metteva in guardia dalla rigidità mentale. Ma per me non è stata una sorta di "scusa" o cosa mentale, ho proprio avuto un momento (ne ho avuti diversi nell'ultimo anno ma questo era il primo in cui ho pensato al cibo) in cui tutto, tutto, dentro e fuori, era la Madre Divina. mangiare, inspirare, espirare, aprire gli occhi, chiuderli, solo un flusso di forme diverse dell'unica Sostanza, della sua infinita intelligenza, del suo amore incondizionato.
Poi ho postato anche...
Mi piace quello che dici, ho trovato il tuo blog cercando in rete sul sari :) scrivi splendidamente e il tuo pensiero mi interessa, se mai leggessi questo commento sarei felice se potessi metterti in contatto con me, non ho trovato un modo per farlo diverso da questo, vorrei chiederti alcune cose :)
RispondiEliminaciao, grazie per il commento positivo! scrivimi pure: opalwings @ gmail.com
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