venerdì 7 maggio 2010

Sari Tie-Dye (Bandhini e Leheriya)

Un post veloce sui sari tie dye - cioè quelle fantasie ottenute piegando e legando, o annodando, una stoffa (bianca o già colorata) e mettendola a bagno in una tintura. In questo modo l'interno delle pieghe o del nodo non si intinge di colore e resta del colore originale, creando la fantasia per contrasto.

Il tie-dye era una decorazione molto popolare sugli abiti dei "figli dei fiori".

Nei sari indiani tradizionali, il tie-dye è più elegante ed elaborato che sulle magliette degli hippies.

Il Leheriya o Lehariya è una semplicissima fantasia a righe diagonali che si ripete su tutto il sari, ottenuta ripiegando ed arrotolando il sari prima del bagno di tintura.
Se la procedura è poi ripetuta nella direzione opposta, creando un pattern a quadretti/rombi, si chiama Mothra.

Il Bandhini o Bandhani o Bandhej è una tecnica di tie-dye originaria del Rajasthan ed aree limitrofe.
Nel Bandhini si fanno piccoli nodini legando la stoffa col filo attorno a perline o simili.
Si fanno nodini in serie, in "file" per creare fantasie anche elaborate. Il pattern finale risulta così composto di una serie di cerchietti abbastanza irregolari che delineano la fantasia.

Una coppia di foto recentemente comparsa su High Heel Confidential vi mostra i due tipi di sari, Leheriya e Bandhani, nelle loro versioni lusso.


(Shilpa Shetty in Leheriya e Raima Sen in Bandhini, qui)

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