giovedì 21 gennaio 2010

Abiti indiani per il freddo

Ma queste indiane, quando fa freddo, cosa si mettono?

Il problema si pone non solo a chi vive nell'alto nord dell'India, ma anche a quelle indiane emigrate in... ad esempio... Canada e Gran Bretagna, ed anche a noi occidentali che desideriamo abbigliarci all'indiana.

Per le indiane induiste fino sull'Himalaya, sembra che la genetica abbia sviluppato una magica resistenza al freddo per soddisfare le aspettative culturali che vedono la donna induista come vestita con sari e choli (top corto) no matter what.
Persino le foto delle regioni himalayane (di qua e di là dal confine indiano) mostrano donne con sari e camicetta, magari a maniche lunghe, o con kameez e dupatta, come se nelle vene avessero l'antigelo.
Mistero! Io già faccio fatica a scoprire l'ombelico a meno di 30 gradi...

Comunque, per chi l'antigelo non ce l'ha, ecco le info:

Sari:
Ci ho messo un po' per indagare il concetto per quanto riguarda il sari, evidentemente concepito per i climi caldi.

Tradizionalmente, si aggiunge una grande stola - magari di lana come le pashmine, o di seta - sopra al sari stesso. La cosa serve a poco quando si scende sotto i 15 gradi però.

Più efficace è aggiungere un golfino sotto il sari (esattamente come si porterebbe il normale top o un magliocino).
Non ho trovato foto adatte, ma uno stilista indiano (Satya Paul?) ha proposto un ensemble con lo stesso concetto ma la giacca da tailleur.
Anche Sonia Gandhi indossa giacca e sari a certi eventi ufficiali all'estero; in questa foto, l'unica che sono riuscita a reperire, il pallu è "buttato davanti" ma avrebbe potuto tenerlo "al solito posto" dietro la schiena, sotto la giacca o sopra la giacca.

Quando fa veramente freddo, nessuno vieta di indossare anche un cappotto o altro giaccone sopra il sari. Non è affatto indiano ma salva da molti malanni, come hanno ben capito le (rare) indiane in sari e piumino che balzellano per Londra o Amburgo. Ovviamente è d'obbligo un drappeggio in cui il pallu non copra il braccio ma sia raccolto in pieghe sulla spalla. E' bellissimo poi vedere la codina del pallu che spunta da sotto la giacca dietro la schiena!

Maglioncini aderenti di lana, viscosa o simili sotto il sari? Si fa... soprattutto per le induiste di qua e di là dalle creste himalayane (ad esempio le nepalesi/bhutanesi induiste).

In questa foto, del Bhutan: le donne con l'antigelo; una signora con un dolcevita (sari verdino e maglia rossa) e, notate, gli uomini con camicia e maglione pesante!



Salwar kameez:
Non è un caso che il Salwar kameez origini dalle aree del nord-ovest indiano. Niente di più "adattivo" del salwar kameez: facendo camera d'aria, tiene fresco d'estate e caldo d'inverno.

Innanzitutto, il salwar kameez viene fatto in stoffe di peso diverso.

Per i climi più freddi, si vendono salwar kameez in cotswool (o cottswool o cotts wool, il termine è una crasi di cotton+wool cioè lana e cotone, ma in pratica il tessuto è un misto di lana con cotone e sintetico, non tanto pesante). Io mi sono fatta anche foderare in cotone i miei completi di cottswool, opzione comunemente offerta agli acquirenti, perchè la lana mi pizzica e perchè così tengono più caldo.

C'è da dire però che l'uso dei misti lana non sembra tanto popolare, soprattutto tra le molte indiane delle fasce più calde, poi emigrate in paesi freddi, che non concepiscono l'uso della lana per i loro completi; loro piuttosto portano le calze pesanti, o i leggins, e le maglie con le maniche lunghe - insomma, la biancheria d'inverno del nonno - sotto i completi di tessuti leggeri e fluidi.
Il massimo di gamma a cui la grande maggioranza dell'India è abituata, è andare da cotoni o sete più consistenti d'inverno con maniche lunghe o a tre quarti, a tessuti leggerissimi e maniche corte d'estate!

Molto comune è anche l'uso di golf  e giacche sopra il kameez, oltre all'uso di stole di lana (foto del Nepal).


Come procurarsi i salwar kameez in cotswool (fatti su misura o stoffa da cucire):
Di nuovo vi rimando ad eBay, anche perchè su internet non li ho visti altrove:

IndiaShop1
Ladies' Den
Indian Art Cart

Da tutti i venditori sopra, i completi in questione vengono sui 18-30 euro a seconda della bellezza del capo ed eventuali ricami, con confezione su misura gratuita inclusa, più 10-15 euro di spedizione e qualche eventuale spicciolo per la foderatura in cotone, se desiderate.

I venditori ovviamente vi mostrano la stoffa non cucita appoggiata sul manichino, dovete avere un po' di fantasia!


Ne trovate in tinte unita ricamati (con tipico ricamo Kashmiri), solitamente molto belli, ma essendo fatti a mano guardate bene le foto per evitare scollature asimmetriche ed altri eventuali difetti;

Oppure li trovate con una lavorazione tessuta, dalle semplici righe verticali a lavorazioni effetto broccato - solitamente il tessuto lavorato è per il kameez, mentre pantalone e dupatta sono di una stessa tinta unita coordinata. A volte molto belli, a volte certe carnevalate...
O ancora, li trovate stampati - raramente li trovo belli.

Potete scegliere, per la confezione, cosa volete come pezzo sotto (salwar/pantalone/ churidar/gonna...), e potete scegliere tra un ventaglio di fogge per la scollatura - a meno che non scegliate una stoffa pre-ricamata che vi obbliga ad una certa forma della scollatura.



Guardate bene quando comprate, perchè alcuni completi hanno anche la stola di cottswool - che diventa un "capo in più" per l'aspetto termico, e che magari usate poi anche in altri contesti; altri completi hanno la dupatta classica di chiffon/crepe sintetico che diventa un semplice accessorio.

Come ripeterò per il post dedicato a dove e come procurarsi i salwar kameez: per la confezione, non aspettatevi la sartoria italiana. La cosa è piuttosto rustica. Se prendete la stola in cottswool, è possibile che vi arrivi con gli orli da fare o con le frange da annodare.

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