La seta è declinata nelle sue varie trame, dai tessuti più pesanti agli chiffon più trasparenti.
Nel corso del Novecento sono comparsi i sari di sintetico e di viscosa.
Tradizionalmente, per le attività quotidiane, le indiane hanno sempre usato sari di cotone - incluso per pescare e per lavorare nei campi.
(foto presa qui)
Il cotone è la stoffa che consiglio per avere sari da poter portare anche qui in Italia. Sete lucide, perline e paillettes sono molto belle viste sullo schermo, vanno bene ai matrimoni indiani, ma da portare qui sono molto impegnative, se non carnevalesche (l'errore più comune delle occidentali).
Un colore moderato ed intonato con carnagione e capelli, un drappeggio ben fatto, et voilà, pronte per andare in centro.
A volte si legge che il sari di cotone ingoffa e che non è consigliato alle ragazze in carne.
Sbagliato. Ingoffa se non si è capaci di metterlo, o se lo si prova da inamidato.
Appena comprato, il sari è solitamente ben inamidato, e se lo provate così com'è, sembrerete due taglie in più e lo schiafferete nel fondo di un armadio. Niente di più sbagliato. Lavate il sari con un detergente per delicati un paio di volte, e lo vedrete diventare morbido e docile. Ricordate che anche le foto sui siti che vendono sari sono fatti con capi ancora inamidati - fate le dovute tare e non spaventatevi.
Attenzione ai cotoni pesanti - sono un po' più rigidi e voluminosi, ma comunque gestibili.
Sari di cotone. Foto a sn: cortesia di sarisafari.com
La seta si divide grossomodo in due categorie: la seta rigida che aggiunge una taglia, e la seta morbida che toglie una taglia. Non importa se seta pura o sintetica, sempre lì siamo.
La tela di seta classica, anche nella sua versione sintetica ("art silk" = artificial silk) è di solito riservata a sari luccicanti ed impegnativi, da cerimonia, ed è seta "rigida".
Anche quando i colori sono tranquilli, l'aspetto lucido e "spesso" della seta non mancherà di farsi notare.
Sfortunatamente questo è il tipo che più frequentemente finisce in mano alle occidentali.
Questo tipo di sari da cerimonia comprende le splendide sete di Kanchipuram ad esempio - discuterò i tessuti delle varie regioni in altri post.
Crepe e Georgette, di vera seta o sintetiche che siano, sono tessuti morbidi e fluidi, non lucidi, e cadono benissimo, per un effetto slanciato. Non fanno parte della tradizione plurisecolare indiana, sono di introduzione più recente, ma hanno guadagnato molto mercato grazie alle loro virtù snellenti, oltre che alla possibilità di produrre sintetici a pochissimo prezzo.
Sfortunatamente, negli ultimi anni si è creato un fiorente commercio di sari molto economici dalle fantasie orripilanti (vedi figura). Si trovano nei siti di tutti i grossi venditori, ma grazie a Dio siamo italiane e sappiamo starne lontane per istinto.
Nelle georgettes/crepes non a fantasia, spesso troviamo abbondante uso di perline e paillettes, o di colori improbabili, il che non si trova nei sari di cotone. Qui dovete solo ricordarvi bene di dove dovete andare con quel sari, ed immaginarvi con quel sari addosso, in mezzo alla gente.
Io non sono tipo da sari con le paillettes, ma immagino facilmente fanciulle che ci andrebbero in discoteca d'estate - ed andrebbe benissimo!
Sari di georgette (tutti questi, credo).
Foto sopra: sarimagic.com. Foto in rosa: Corbis. Ultima foto: Genelia D'Souza qui)
Attenzione all'organza: sembra tanto leggera ma in realtà sta rigida come stagnola!
Nelle sete rigide si comprende anche la seta Tussar, lo shantung ("Raw Silk") e la "seta di carta" (Paper Silk).
Altri tessuti da evitare se si vuole un effetto ottico longilineo, sono quelli denominati "Tissue".
Lo chiffon è a metà strada, ma preferisco lasciarlo alle sciarpe, è molto trasparente.
Il satin è molto fluido, cade benissimo, ma essendo molto molto lucido non manca di far risplendere tutte le rotondità.
Nota sui bordi del sari: se volete sembrare più alte, cercate bordi sottili ed evitate quelli spessi. Tutto quello che è bordo, magari di colore in contrasto, viene tolto dall'altezza della persona, come effetto ottico.
Per il resto, le raccomandazioni sono le solite che per qualsiasi vestito occidentale: niente righe orizzontali, niente fantasie grosse, e mantenere il gusto italiano anche dopo ore (o anni nel mio caso) a guardare sari - è facile entrare nel gusto indiano dopo un po', e portarsi a casa cose improbabili!
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