Il Kashta è una maniera tradizionale di indossare il nauvari (sari extra-lungo da 8.2 metri) del Maharashtra.
Abbiamo già visto la pudica versione brahmina del Kashta nell'apposito post su "Brahmini e sari da 9 yarde", ma il Kashta popolano è tutt'altra cosa.
Si trattadella stessa procedura di drappeggio, ma nella versione popolana si tira e si stringe fino ad ottenere nulla più che un paio di aderenti pantaloncini con l'avanzo di una stola!
C'è tutta una serie di interventi e raccolte di foto e video online, da parte di privati cittadini maschi indiani, a difesa e a glorificazione del tradizionale drappeggio Kashta.
Per alcuni sembra una vera e propria ossessione feticistica. L'eccitazione sessuale dell'autore del sito/galleria è palpabile quando si visita il sito, è quasi imbarazzante.
Questi signori non si emozionano invano, poichè, come intuite dalle foto, il kashta copre poco e suggerisce di tutto e di più. Alla faccia del fatto che ci sono 9 yarde e non 6 di stoffa da attorcigliarsi addosso.
Questi signori fanno tanto clamore anche perchè il kashta "per uso quotidiano" sta ormai scomparendo, assieme ai sari da 9 yarde.
Le donne usano sari commerciali e ormai solo per le feste, e lo indossano in stile nivi; per l'abbigliamento quotidiano usano sempre di più salwar kameez o churidar kameez, o jeans e maglietta. Che tristezza!
E' appunto la versione popolana (delle caste inferiori) del kashta, detto "kashta corto", ad essere quella "sexy". Il sari è drappeggiato al ginocchio e spesso non arriva a coprire nulla sopra la vita.
Ci sono anche versioni intermedie che prevedono di arrivare alle caviglie, non stringere tanto e disporre il pallu sopra la spalla, spesso ben piegato a non sembrare più che una fascia da miss.
Il Kashta corto, se lo desiderate, si realizza anche con i comuni sari da 6 yarde che avete in casa - non vi resterà nulla da drappeggiare sulla spalla però.
Seguite le istruzioni date nel già segnalato video del kashta brahmino, ma ignorate la parte del pallu.
Il Kashta lungo, come abbiamo visto, è tipico delle caste più benestanti ed è drappeggiato in mainera più pudica, arrivando a coprire dalle caviglie alle spalle come ci si aspetterebbe da un sari.
Foto del post: eccetto quella in celeste, cortesia di SariSafari, il resto viene dalla galleria di uno di quei signori arrapati di cui sopra.
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Molto interessante questo stile, non lo conoscevo! Mi hai fatto troppo ridere con la storia degli uomini arrapati haha! Cmq le foto sono belle!
RispondiEliminama "sari" non è femminile??
RispondiEliminaSo che la desinenza -i è femminile, almeno in sanscrito (che conosco pochissimo, ma non conosco l'hindi), ma ormai in italiano si parla del sari sempre al maschile, ormai è entrato nella lingua italiana... io non mi oppongo... ma credo to abbia ragione...
RispondiEliminaio ho studiato hindi 2 anni e mi sembra di ricordare che sia femminile,poi certo dire "il sari" viene molto più comodo :)
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